Cosa può aspettarsi il settore Hospitality dal metaverso?

Da quando, a ottobre 2021, Mark Zuckerberg ha annunciato che la sua azienda avrebbe cambiato nome da Facebook a Meta presentando il suo nuovo progetto, il “Metaverso”, le ricerche su Google della parola sono esplose. Il concetto di metaverso non è certo una novità creata da Facebook: il metaverso, termine apparso per la prima volta nel libro di fantascienza Snow Crash di Neal Stephenson nel 1992, era una sorta di realtà condivisa attraverso internet. Una realtà dove le persone, grazie a degli avatar, possono vivere esperienze.

Anche se effettivamente il metaverso non esiste ancora del tutto, alcuni settori come il gaming, l’istruzione e gli eventi hanno già iniziato a sperimentare le potenzialità che questa innovazione immersiva può offrire.

E il settore dell’ospitalità? Hospitalitynet.org ha chiesto a vari esperti del settore – tra cui Simone Puorto e Max Starkov – cosa può aspettarsi l’Hospitality dal metaverso.

Su quelli che saranno gli sviluppi nel futuro non esattamente prossimo, c’è l’entusiasmo di poter pensare a nuove possibilità come quella di, comodamente con un visore seduti sul proprio divano, fare shopping nelle capitali del mondo “volando” nello stesso giorno da New York a Parigi. Potersi muovere tra le strade della città, visitare i musei.

Ragazza con visore

L’esperienza del viaggio direttamente a casa propria.

Tuttavia, anche se non possiamo sapere con certezza se il metaverso sarà all'altezza delle aspettative, diventerà la chiave per le esperienze digitali e un elemento cruciale dei processi fisici.
 

Come potrebbe applicarsi, in un futuro più prossimo, al settore dell'ospitalità?

 

Customer journey: visita in realtà virtuale la tua stanza prima di prenotarla

Secondo alcuni esperti, tra pochi anni le più famose catene – come Hilton e Marriott – inizieranno a costruire i loro Hotel nel metaverso, permettendo ai visitatori di incontrare i loro amici negli spazi della struttura, o partecipare a un meeting. Grazie alla realtà virtuale e al web 3.0, con i visori, si potranno visitare le camere così da poterle vedere prima di prenotarle. Si tratterà di estendere l’esperienza dell’Hotel, anche nel metaverso.

Eventi virtuali: partecipa con il tuo avatar

Il settore degli eventi e del business travel hanno sofferto moltissimo a causa della pandemia: tutto questo ha portato a ripensare il settore dei meeting e degli eventi. Pensiamo già a quello che è successo alla BTO 2021: l’opening a Palazzo Vecchio ha visto per la prima volta intervenire alcuni relatori in versione ologramma nel Salone dei Cinquecento a Firenze. Gli eventi non saranno più solo fisici: una parte dei relatori interverranno in presenza, altri come ologrammi, pochi partecipanti saranno presenti in sala, altri parteciperanno online. E nel metaverso? Gli ospiti e i relatori potranno partecipare con il loro avatar. La tua struttura può già iniziare a pensare a nuovi spazi per questa tipologia di nuovi meeting, con l’attrezzatura necessaria per realizzarli.

In conclusione, così come i social sono diventati in pochi anni imprescindibili per fare marketing e così come il sito web si è evoluto da semplice vetrina online a estensione della struttura stessa, il metaverso potrà potenzialmente essere la prossima innovazione nel settore Hospitality. Prima ancora che le persone avranno la possibilità di viaggiare rimanendo a casa propria, le strutture possono già iniziare a pensare a come il metaverso, la realtà virtuale e il web 3.0 possono arricchire l’esperienza dei propri ospiti.

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