Google BERT: cosa cambia per gli Hotel con il nuovo algoritmo

Nelle ultime settimane avrete notato un cambiamento nella SERP di Google, non solo perché il link della pagina ora viene mostrato sopra al titolo e con in più una piccola icona. Come già annunciato da Google lo scorso autunno, è arrivato il nuovo algoritmo che lo stesso Pandu Nayak di Google Search ha definito “Il più grande passo in avanti degli ultimi cinque anni”. Ma cosa cambia per gli Hotel? Google BERT potrebbe favorire le prenotazioni dirette e “buttare giù” nei risultati organici le OTA e i Metamotori. Interessante, vero? A patto che il sito del tuo Hotel abbia delle basi SEO solide.

Cos’è BERT?

Il nome dell’algoritmo sta per Bidirectional Encoder Representations from Transformers e ha come obiettivo la comprensione delle query più lunghe e conversazionali così da poter favorire un linguaggio più umano e anche più vicino alle domande che facciamo agli assistenti vocali. BERT è in grado di comprendere le preposizioni e le sfumature di significato delle parole ed è ispirato al funzionamento del cervello umani: i “neuroni” di BERT si scambiano informazioni per capire al meglio ciò che viene richiesto dagli utenti tramite scrittura o voce. Gli effetti di BERT dovrebbero incidere sul 10% delle query.

Cosa cambia per le OTA?

Riduzione del traffico organico. Sia Expedia che TripAdvisor hanno dovuto far fronte alla peggiore performance giornaliera, che lo stesso CEO di Tripadvisor ha imputato proprio ad “Alcuni ostacoli alla SEO. È sempre difficile capire cosa stia facendo esattamente Google”. Perché? Probabilmente sono le preposizioni ad aver penalizzato la ricerca organica, che normalmente l’algoritmo non comprendeva regalando un sacco di traffico alle OTA. Grazie al nuovo algoritmo, quando un viaggiatore cercherà “Hotel a Roma con piscina”, Google sarà in grado di capire meglio cosa sta cercando e la probabilità che la SERP restituisca il sito di un Hotel è molto più alta. Ma non solo: se proviamo ad effettuare una ricerca notiamo immediatamente che i primi risultati restituiti dalla SERP sono annunci e, subito dopo, troviamo il modulo Google Hotel Finder. L’aggregatore di Google potrebbe iniziare seriamente a fare concorrenza alle OTA e ai Metasearch.

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Cosa cambia per gli Hotel?

Poco o niente se il tuo Hotel ha già delle basi SEO solide. BERT non vuole favorire alcuni siti a discapito di altri, ma semplicemente restituire risultati migliori alle domande degli utenti. E se il tuo sito risponde già ai bisogni degli utenti e ha un sistema semplice di prenotazione allora BERT non può fare altro che favorire le prenotazioni dirette. Le strategie SEO da applicare nell'immediato ci portano a scrivere e ottimizzare i testi per le persone, non per gli algoritmi: fornire contenuti di valore (o meglio risorse) intercettando i bisogni degli utenti sarà la chiave. Come possiamo notare nella SERP, appena dopo gli annunci, Google dà risalto al suo Hotel Finder e quindi alla sua piattaforma Travel. Sul sito desktop creato di recente, Google offre agli utenti la possibilità di pianificare un viaggio cercando un volo, un hotel, una guida turistica e tanto altro. Come Hotel non puoi perdere l’opportunità di essere trovato dagli ospiti anche attraverso la piattaforma Travel: per esserci gratuitamente basta tenere aggiornato e ottimizzare il proprio account Google My Business.

Google Bert cosa cambia per gli hotel

In conclusione, i prossimi mesi ci diranno se BERT favorirà Google stesso (che nella partita tiene il banco) e penalizzerà le OTA agevolando le prenotazioni dirette. Nel dubbio sempre meglio scrivere per le persone e non per le macchine.

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